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Attacchi d’Ansia: come gestire l’ansia e il panico

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Se soffri di attacchi d’ansia, la senti fuori controllo e non vuoi essere piu sopraffatto da quest’emozione insieme possiamo provare a trovare la tua soluzione. Sono la psicologa Valentina bottasini, mi occupo di gestire l’ansia nei mie clienti. Se vuoi parlarne in una seduta individuale clicca qui

Un altra soluzione sono gli incontri di gruppo per comprende cosa ci succede ed imparare nuove tecniche pronte all’uso per gestire l’ansia.

“Ho continui attacchi d’ansia, non riesco a gestirli!”

Capita spesso che gli attacchi d’ansia ci colpiscano senza preavviso e la sensazione di perdere il controllo prenda il sopravvento, talvolta fino ad arrivare al panico.

Anche il corpo sente l’ansia. I sintomi fisici  si fanno sentire e variano di caso in caso:

  1. Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, , dolore o fastidio al petto, sensazioni di svenimento
  2. Sintomi respiratori:  sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola
  3. Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, diarrea, sindrome del colon irritabile
  4. Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti), tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio), contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità
  5. Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera, sensazione di sbandamento, tremore,) e vampate di calore
  6. Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi (eccessiva sudorazione)
  7. Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della frequenza dell’orinazione.

L’ansia come gli attacchi d’ansia derivano dalla sensazione costante  di una minaccia di un pericolo imminente, per questo si hanno pensieri ossessivi, e si tende a rimuginare molto, si è irrequieti o iperattivi, si ha difficoltà a concentrarsi sulle cose.

Spesso chi è una persona ansiosa ha difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno senza svegliarsi.

Gli attacchi d’ansia possono essere gestiti co la terapia cognitivo comportamentale  ha dimostrato scientificamente la sua efficacia. Nelle mie sedute integro oltre alle tecniche cognitivo comportamentali la psicoterapia focalizzata sulle emozioni e la psicoterapia metacognitiva.

Immagina di tornare a sentirti in controllo e non totalmente sopraffatto. E’ possibile.

Gli incontri sono aperti a tutti previa prenotazione  per via telofonica  al 3333977762 o mail a dr.bottasini@gmail.com

PER ULTERIOI INFORMAZIONI NON ESITATE A CONTATTARE anche via whatsapp.

Rimuginare, Penso Continuamente

 Non riesco a smettere di pensare

Non so più che fare… Non faccio altro che rimuginare sulle cose, non sono capace di non pensare!”

Rimuginare significa pensare e ripensare continuamente alle cose, in particolare alle cose negative o a situazioni che ci preoccupano molto o ci stanno a cuore. Spesso si fa fatica a controllare i propri pensieri che sembrano impadronire la nostra mente. Quando il rimuginio prende il sopravvento non si riesce a concentrarsi su altro o su aspetti piacevoli della vita.  Molto frequentemente nel tentativo di non pensare si tenta di distrarsi o si cercano rassicurazioni per le proprie paure negli altri, purtroppo questi tentativi di controllare il rimuginio nel lungo termine non funzionano.

il rimuginio

Il rimuginio si può definire come una forma di pensiero negativo, ripetitivo e improduttivo che quasi sempre ma non solo si accompagna all’ansia.
Generalmente chi tende ad avere questo tipo di pensiero ricorrente sa benissimo che non serve a nulla continuare a pensare sempre alle stesse cose ma non riesce a farne a meno, qualcuno arriva anche alla convinzione che non si possa avere controllo sul proprio rimuginio e proprio per questo temono che prima o poi impazziranno. Altri ritrovano nel rimuginare una prova della propria debolezza poichè gli impedisce di prendere delle decisioni.

Chi rimugina non raggiunge mai la soluzione del problema e continua ossessivamente a cercarla!

Il rimuginio diventa problematico quando ci si preoccupa ripetutamente su un evento futuro e si hanno pensieri negativi. Per esempio, pensieri tipo “La mia presentazione potrebbe non andare bene” “ potrei sbagliare” “ se non riuscissi ….. allora….” possono diventare ripetitivi e portare a pensieri negativi su di sé come “Non ce la farò mai”, “mi vedrebbro male”, “ sono inadeguato”.
Una aspetto che alimenta il rimuginio e che non permette di smettere di pensare potrebbe essere espresso cosi “

Se penso molto a tutto quello che potrebbe accadere e mi impegno a prevedere tutti i possibili disastri futuri, sarò in grado di impedirli. E se dovessero realmente accadere, sarò più preparato ad affrontarli”.

Come Smettere di rimuginare

La Psicoterapia Cognitivo comportamentale (e quindi lo psicoterapeuta specializzato), si è rivelata, specialmente negli ultimi anni, molto efficace nell’affrontare questa problematica come dimostrano molti studi scientifici.
Se desiderate avere maggiori informazioni su come si può affrontare e gestire contattatemi all’ indirizzo mail dr.bottasini@gmail.com